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Inquinanti nei pozzi, una presenza che non può essere ricondotta all’attività della Ex Cava Fornace

Il Consiglio di Amministrazione diffida chiunque a collegare la attività di Programma Ambiente Apuane Spa a qualsivoglia effetto dannoso per la salute dei cittadini

29/09/2020

A seguito di notizie a mezzo stampa pubblicate da organi di informazione locale, il Consiglio di Amministrazione di Programma Ambiente Apuane Spa, afferma quanto segue:

Ci pare d’obbligo chiarire per l’ennesima volta che la presenza di inquinanti nei pozzi siti nei Comuni di Montignoso e di Pietrasanta non può essere ricondotta all’attività di “Ex Cava Fornace”.

A supporto di quanto sopra si ribadisce che:

·         Trimestralmente PAA esegue dettagliate analisi sui pozzi della discarica e sul percolato prodotto;

·         Nell’ultimo decennio non si è riscontrata alcuna alterazione nel tempo dei valori analitici naturalmente presenti;

·         Gli inquinanti riscontrati nei pozzi non sono presenti nel percolato della discarica;

·         Relativamente ai composti organici clorurati, la loro presenza, visto che si riscontrano anche in pozzi a monte della discarica, esclude sia dovuta all’attività dell’impianto.

Visto quanto sopra, si diffida chiunque a collegare la attività di Programma Ambiente Apuane Spa a qualsivoglia effetto dannoso per la salute dei cittadini.

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Cava Fornace trasparente, stop ad affermazioni diffamatorie

 

Dati usati a casaccio e informazioni parziali per sostenere tesi di parte

A seguito di notizie a mezzo stampa pubblicate dagli organi di informazione locale, dove si riportano dati parziali per sostenere tesi di parte, il Consiglio di Amministrazione di Programma Ambiente Apuane, afferma quanto segue:

 

1.     La presenza di cloroformio in PZ10 e PZ5 è storico, non attribuibile all’attività di PAA in quanto PZ10 è a monte della discarica e PZ5 è sulla stessa linea freatica a valle.

 

2.     Storicamente, il percolato della discarica di Montignoso, contiene un quantitativo di cloroformio in quantità sempre inferiori ai limiti di rilevabilità strumentale; non si capisce quindi perché si attribuiscono a PAA responsabilità inesistenti.

 

3.     Lo stesso organo in testata, riporta di inquinamenti da parte di organo-clorurati e di metalli in pozzi privati, senza citare la località dei pozzi, la distanza dalla discarica, ed ogni elemento utile a cercare di capire l’origine di tali anomalie.

 

4.     Tutti i rifiuti che entrano in discarica sono verificati accuratamente mediante analisi chimiche effettuate da più laboratori specializzati esterni a PAA che hanno sempre evidenziato l’idoneità degli stessi ad essere smaltiti presso la discarica di Montignoso.

 

5.     L’uso strumentale a soli fini politici della relazione ARPAT, che non segnala alcuna anomalia nella gestione della discarica, non serve a fare alcuna chiarezza sulle reali cause dell’inquinamento dei pozzi esterni alla discarica, anzi alimento solo sospetti e dubbi mantenendo nel contempo nascosta la verità.

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Arpat esclude emissioni di composti ad impatto odorigeno

Pozzi di convogliamento del percolato, per Arpat e PAA tutti i valori sono nella norma

Lo studio del Prof. Claudio Lubello: “Presenza di metano insignificante”

Il Consiglio di Amministrazione di Programma Ambiente Apuane Spa fa sapere che sia ARPAT sia PAA direttamente, hanno provveduto alla verifica dei pozzi di convogliamento del percolato. Sia le analisi effettuate da ARPAT sia quelle commissionate da PAA al laboratorio AMBIENTE di Carrara, eseguite nel 2018, 2019 e 2020, non hanno evidenziato presenza di sostanze pericolose nei vapori in concentrazioni se non in tracce, lontane di ordini di grandezza dai limiti di legge o comunque da soglie di attenzione. Arpat, in modo particolare nella sua relazione ispettiva del 2018 evidenzia: “Considerate le concentrazioni riscontrate non si ritiene che le stesse possano comportare problematiche di tipo ambientale”. Inoltre, nella stessa relazione, Arpat ha anche escluso le emissioni di composti ad impatto odorigeno.

 

Infine PAA, ha commissionato uno studio al Prof. Claudio Lubello, Professore ordinario di Ingegneria Sanitaria Ambientale all’Università degli Studi di Firenze e Direttore eletto del Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale, secondo il quale “La presenza di Metano è insignificante e quindi è da escludere che il flusso di gas in uscita dai pozzi di drenaggio sia frutto di una degradazione biologica anaerobica, cioè biogas. Ad ulteriore conferma di tale natura è la mancanza di effetti odorigeni sull’ambiente circostante, come sottolineato da ARPAT. Il flusso gassoso, assente di odori, non ha nessun elemento che possa ricondurlo in qualche modo ad un biogas prodotto da discariche che raccolgono materiali organici biodegradabili”.

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Programma Ambiente Apuane Spa ha comunicato regolarmente la temporanea realizzazione di cumuli oltre quota +43 slm 

 

In risposta alle affermazioni del consigliere comunale di Montignoso Paolo Lenzetti (M5S)

 

Programma Ambiente Apuane Spa ha comunicato regolarmente la temporanea realizzazione di cumuli oltre quota +43 slm 

 

“I cumuli saranno riportati a quota autorizzata entro il prossimo mese di giugno”

 

Il Cda di Programma Ambiente Apuane SpA, insieme al direttore tecnico Gianpaolo Nadalini, dichiarano quanto segue: 

 

Al fine di fare chiarezza rispetto a quanto apparso su alcuni organi di informazione locale, a seguito delle dichiarazioni del consigliere comunale di Montignoso Paolo Lenzetti (M5S), si sottolinea che, in data 6 febbraio 2020 è stato comunicato tramite PEC alla Regione Toscana, ai comuni di Pietrasanta e Montignoso ed ai dipartimenti ARPAT di Massa e Lucca, la realizzazione di lavori in impianto che hanno portato alla temporanea realizzazione di cumuli oltre quota + 43 slm, e che tali cumuli saranno riportati a quota autorizzata (+ 43 m slm) entro il prossimo mese di giugno. 

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"Anche la discarica di Montignoso svolge una "attività di pubblico interesse"

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L’impianto Ex Cava Fornace non produce né può produrre Biogas

La precisazione del Consiglio di Amministrazione di Programma Ambiente Apuane Spa

 

L’impianto Ex Cava Fornace non produce né può produrre Biogas

 

Per i vapori che fuoriescono dagli sfiati della rete di captazione del percolato non è stata riscontrata la presenza di sostanze con caratteristiche odorigene

 

A seguito di quanto apparso nei giorni scorsi sulla stampa locale e in merito alle segnalazioni comparse sui social da parte di appartenenti al gruppo “Cittadini contro la discarica Ex Viti di Montignoso (MS)”, il Consiglio di Amministrazione di Programma Ambiente Apuane Spa, fa presente quanto segue:

 

Anzitutto la discarica di Montignoso non produce, né emette biogas. L’enciclopedia Treccani, come definizione di Biogas recita “Gas combustibile ricco di metano, ricavato dalla fermentazione anaerobica di rifiuti agricoli o urbani”. Ebbene, la discarica ex Cava Fornace, non gestendo rifiuti di natura organica, non può produrre biogas.

 

Inoltre, i vapori che fuoriescono dagli sfiati della rete di captazione del percolato, sono costituiti prevalentemente da vapore acqueo e ossigeno; i solfuri sono inferiori ai limiti strumentali, e non è stata riscontrata la presenza di sostanze con caratteristiche odorigene.

 

Del resto, la Relazione ARPAT relativa alla gestione della discarica nell’anno 2018, in merito ai componenti dei vapori emessi dagli sfiati, riporta testualmente: “Considerate le concentrazioni riscontrate, non si ritiene che le stesse possano comportare problematiche di tipo ambientale”. Le analisi agli sfiati sono state effettuate nel 2018 e nel 2019. Per il 2020, L’azienda si è già attivata, e le analisi verranno effettuate nel mese di marzo.

 

Tuttavia fa specie vedere sui social, riportati in modo strumentale, stralci della AIA rilasciata alla nostra azienda, con evidenziato il termine Biogas nel paragrafo “stato di applicazione delle BAT”, ma non evidenziato il fatto che le stesse non trovano applicabilità nel caso in questione.

 

Si ricorda infine che creare allarmismo è un reato perseguito dall’art. 658 del Codice Penale.

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L’impianto Ex Cava Fornace non produce né può produrre Biogas

La precisazione del Consiglio di Amministrazione di Programma Ambiente Apuane Spa

 

L’impianto Ex Cava Fornace non produce né può produrre Biogas

 

Per i vapori che fuoriescono dagli sfiati della rete di captazione del percolato non è stata riscontrata la presenza di sostanze con caratteristiche odorigene

 

A seguito di quanto apparso nei giorni scorsi sulla stampa locale e in merito alle segnalazioni comparse sui social da parte di appartenenti al gruppo “Cittadini contro la discarica Ex Viti di Montignoso (MS)”, il Consiglio di Amministrazione di Programma Ambiente Apuane Spa, fa presente quanto segue:

 

Anzitutto la discarica di Montignoso non produce, né emette biogas. L’enciclopedia Treccani, come definizione di Biogas recita “Gas combustibile ricco di metano, ricavato dalla fermentazione anaerobica di rifiuti agricoli o urbani”. Ebbene, la discarica ex Cava Fornace, non gestendo rifiuti di natura organica, non può produrre biogas.

 

Inoltre, i vapori che fuoriescono dagli sfiati della rete di captazione del percolato, sono costituiti prevalentemente da vapore acqueo e ossigeno; i solfuri sono inferiori ai limiti strumentali, e non è stata riscontrata la presenza di sostanze con caratteristiche odorigene.

 

Del resto, la Relazione ARPAT relativa alla gestione della discarica nell’anno 2018, in merito ai componenti dei vapori emessi dagli sfiati, riporta testualmente: “Considerate le concentrazioni riscontrate, non si ritiene che le stesse possano comportare problematiche di tipo ambientale”. Le analisi agli sfiati sono state effettuate nel 2018 e nel 2019. Per il 2020, L’azienda si è già attivata, e le analisi verranno effettuate nel mese di marzo.

 

Tuttavia fa specie vedere sui social, riportati in modo strumentale, stralci della AIA rilasciata alla nostra azienda, con evidenziato il termine Biogas nel paragrafo “stato di applicazione delle BAT”, ma non evidenziato il fatto che le stesse non trovano applicabilità nel caso in questione.

 

Si ricorda infine che creare allarmismo è un reato perseguito dall’art. 658 del Codice Penale.

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Pronto lo stanziamento di risorse economiche aggiuntive per ricerche e indagini ambientali sui territori dei Comuni interessanti

L’annuncio del Consiglio di Amministrazione di Programma Ambiente Apuane Spa

 

Pronto lo stanziamento di risorse economiche aggiuntive per ricerche e indagini ambientali sui territori dei Comuni interessanti

 

Fondi ulteriori rispetto alle royalties pronti per essere destinati a tale fine, a breve le richieste di incontro con le Amministrazioni Locali per avviare il percorso

 

Il Consiglio di Amministrazione di Programma Ambiente Apuane Spa rende noto di voler attuare lo stanziamento di risorse economiche aggiuntive rispetto alle royalties dovute alle amministrazioni locali interessate dall’attività in corso nel sito dell’Ex Cava Fornace, da destinare a ricerche e indagini ambientali, in supporto alle esigenze dei Comuni di Montignoso e Pietrasanta.

 

La Società fa sapere che nei prossimi giorni presenterà una richiesta di incontro coi Sindaci dei Comuni interessanti per individuare i percorsi più rapidi ed efficaci a rendere operativa e concreta tale iniziativa. 

 

Da parte sua, Enrico Giardi, presidente Programma Ambiente Apuane Spa, sottolinea che: “Questa scelta del CdA prosegue nel solco già avviato da tempo dalla nuova governance della società di lavorare nella massima trasparenza e nella più totale apertura verso i territori interessati dall’attività della discarica. Ribadiamo la piena disponibilità a collaborare con le Istituzioni locali, nel completo rispetto di autorizzazioni, leggi e regolamenti vigenti. Auspichiamo che le ulteriori analisi e indagini ambientali che scaturiranno dall’impiego dei fondi stanziati ad hoc non solo offrano risultati rassicuranti per tutti gli attori coinvolti e soprattutto per i cittadini di questi territori, ma consolidino il percorso di collaborazione nella trasparenza avviato dall’attuale gestore con gli enti locali”.

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Cava Fornace mistificazioni della realtà

Il Consiglio di Amministrane di Programma Ambiente Apuane Spa, in risposta a quanto dichiarato a mezzo stampa dal consigliere del gruppo Movimento 5 stelle del Comune di Montignoso, Paolo Lenzetti, dichiara quanto segue:

 

“Siamo alle solite. Come troppo spesso già accaduto in passato si tenta di mistificare la realtà sull’attività svolta a Cava Fornace. In questo caso, il consigliere comunale Lenzetti, propina inesattezze, traendo da documenti pubblici solo una parte di quanto riportato e utilizzandola a suo pro.

 

Anzitutto, dal gennaio 2018 la discarica di Montignoso non ritira Eternit, quindi non si capisce come sia possibile affermare che nel 2018 non si sia rispettato il rapporto 30/70, su base annuale. Inoltre, i composti organoalogenati in falda sono presenti a monte della discarica: non si comprende come sia possibile cercare di attribuirne la responsabilità a PAA.

 

Peraltro, la difformità tra percolato prodotto e percolato smaltito pari al 0,3% sul totale, è perfettamente in linea con le tolleranze dei sistemi di pesatura. Relativamente al fatto che l’amianto verrebbe conferito in deroga, non si capisce in deroga di cosa: PAA è autorizzata allo smaltimento di rifiuti contenenti amianto in matrice compatta, (e non allo smaltimento di amianto come afferma il consigliere Lenzetti) forte di quanto riportato nella normativa nazionale sulle discariche. 

 

Infine è importante puntualizzare che il rifiuto di amianto (corde, cartoni, amianto floccato, ecc) è ben diverso dai rifiuti contenenti amianto in matrice compatta, quest’ultimo infinitamente meno pericoloso.

 

Ci domandiamo fin dove e fino a quando ci si ostinerà a tentare di mistificare la realtà, se a fini politico elettorali, se per difficoltà di comprensione dei dati autentici, o semplicemente per partito preso, non facendo bene a nessuno, tantomeno alla propria reputazione”.

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Aumento dei mezzi per il conferimento in discarica, flusso non previsto ma PAA disponibile a discutere con gli Enti Locali

A seguito di quanto apparso nei giorni scorsi sulla stampa locale, il Consiglio di Amministrazione di Programma Ambiente Apuane Spa, società di gestione della discarica di Montignoso, dichiara quanto segue:

 

Il flusso dei mezzi per il conferimento in discarica è passato temporaneamente da circa 10 al giorno, su nove ore lavorative, a circa 35 mezzi, nella giornata di massimo afflusso, con una presenza media di circa 20 mezzi. Di fatto un aumento di 15-20 mezzi sulla Statale Aurelia è irrisorio. 

 

In ogni caso, tali mezzi trasportano terreno da scavo-bonifica che sono caratterizzati dal produttore, verificati dal laboratorio della discarica e risultano non pericolosi, idonei ad essere smaltiti in discarica. 

 

Infine, le contestazioni nascono dal fatto che i mezzi sostano lungo la Statale Aurelia e un mezzo di 15 metri è chiaramente molto visibile. Tuttavia non sono che una minima parte delle migliaia di mezzi in transito ogni giorno sulla medesima direttrice. 

 

Da parte sua Enrico Giardi, presidente Programma Ambiente Apuane Spa, sottolinea che “Si tratta di un flusso di mezzi non programmabile, legato alla presenza di cantieri a monte della discarica, che non era né previsto in questa fase. Tuttavia siamo pienamente disponibili a sedere al tavolo con le amministrazioni locali per individuare soluzioni possibili”. 

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Open Day alla Discarica di Montignoso nel segno della trasparenza e dell’apertura al territorio

In occasione dell’Open Day di Sabato 8 giugno alla Discarica di Montignoso, organizzato da Programma Ambiente Apuane Spa, il Consiglio di Amministrazione della società di gestione, dichiara: “Siamo di fronte ad una discarica costruita con criteri moderni, collaudata sia per quanto concerne l’argilla sia per il manto in HDPE, ed è in grado di garantire il massimo della qualità ad oggi possibile. Inoltre, la discarica è in grado di ritirare tutto l’amianto presente sul territorio della Regione Toscana, e collaborare così a rendere amianto-free la nostra regione”.

Una giornata quella dell’Open Day dedicata all’apertura al pubblico e alle visite guidate, nel solco della più totale trasparenza intrapreso sin dall’inizio del mandato dell’attuale governance. “La – ricorda il presidente Enrico Giardi – discarica è stata visitata negli ultimi anni dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sul traffico di rifiuti e dalla Commissione regionale sulle discariche, e in entrambi i casi non vi sono state segnalazioni negative. Un dato questo che ci conforta.  Attualmente è in corso un incidente probatorio, finalizzato a verificare se la discarica ha inquinato matrici ambientali. Tutti gli studi da noi effettuati e le analisi minuziose effettuate nel tempo garantiscono in tal senso. Attendiamo pertanto, fiduciosi di un buon esito del procedimento”.

In definitiva, per Programma Ambiente Apuane Spa, l’Open Day è appuntamento irrinunciabile “E rappresenta – ha concluso il presidente Giardi – un momento che, mi preme sottolinearlo, si conferma l’ennesimo atto di trasparenza e di forte desiderio di dialogo col territorio, non solo con le istituzioni ma con i cittadini tutti. Nel più completo rispetto non solo delle regole ma di tutte le opinioni, tenendo da parte nostra la barra ferma sull’attinenza ai dati e alle analisi degli organi preposti. Così come è ferma la nostra volontà di proseguire nell’opera che siamo titolati a svolgere, altrettanto netta è la nostra intenzione di aprire le porte della struttura ogni volta che sarà possibile, senza alcun pregiudizio”.

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L’impianto Ex Cava Fornace resterà aperto in ottemperanza dei decreti in vigore

L’impianto Ex Cava Fornace resterà aperto in ottemperanza dei decreti in vigore

 

Le attività della società legate allo smaltimento di rifiuti proseguono regolarmente

 

 

Alla luce dei recenti decreti emanati dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per contrastare l’emergenza sanitaria nel Paese, Il Consiglio di Amministrazione di Programma Ambiente Apuane Spa, comunica che le attività della società legate allo smaltimento di rifiuti proseguiranno regolarmente, nel pieno rispetto delle normative igienico-sanitarie e comportamentali vigenti. Di fatto, trattandosi di un’azienda che svolge attività di pubblico interesse e che serve aziende pubbliche che attualmente conferiscono rifiuti, non può essere chiusa. 

 

In ogni caso si denota il forte rallentamento nei conferimenti. La scorsa settimana sono stati in tutto circa trenta i camion arrivati all’impianto Ex Cava Fornace, un numero fortemente inferiore alla normale media. E le previsioni sulla settimana attuale sono ulteriormente in diminuzione.

Ex Cava Fornace, archiviato il processo

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